2011-01-ELEFANTENTREFFEN

Gen
27
2011

PARTENZA

Premessa

Anche quest'anno l'ultimo giovedì di gennaio è giorno di partenza. Dopo settimane passate a parlare, organizzare, studiare i percorsi, il gruppo, quanto mai eterogeneo, è pronto alla partenza e forse è il caso di spendere qualche parola per descriverlo.

Quest'anno i ragazzi del Vespa Club Trieste si sono fatti promotori dell'Elefantentreffen e così facendo sono riusciti a far si che i motociclisti che pur desiderando di partecipare al raduno non se la sentivano di viaggiare da soli si aggregassero ai vespisti. Anche i mezzi sono eterogenei come i piloti, molte vespe, alcuni sidecar di vario tipo una jeep. Anche le partenze sono scaglionate , un gruppetto parte il mercoledì e si incarica di prendere posto per tutti, io parto con la mia Crodi 2.1 il giovedì assieme ad Angelo, anche lui con la Vespa, Diego con il sidecar assieme a Povel e Machina con la Jeep; e per finire Lucio e Roberto, con la macchina perché, a causa di motivi di lavoro, non possono partire prima di venerdì sera.

Dopo diverse ore passate in box a preparare i mezzi per il viaggio e dopo aver visionato un'infinità di siti di meteorologia, finalmente arriva il giorno della partenza.

Mag
13
2012

2° GIORNO

Anche se il cielo è coperto alle prime luci dell'alba la giornata promette bene. Alle otto del mattino riceviamo la telefonata di Diego che ci dice che sono a Ering, un paesino ad una cinquantina di chilometri da noi, sulla strada per Passau e ci aspettano. La notizia ci fa piacere perché questo fa capire che i problemi sono stati in qualche modo risolti e che hanno lo stessopercorsdo 50 Km più di noi. Lasciato Eggerberg la strada per Braunau è pulita e dopo meno di mezz'ora siamo già in Germania. Procediamo spediti per la strada B12 finché non raggiungiamo il resto della compagnia a Ering. Alle 10 del mattino ci rimettiamo tutti in viaggio prendendo l'autostrada E56 in direzione di Regensburg fino all'uscita 113 che ci porta a meno di 20 Km dalla meta, le strade secondarie sono pulite anche se di neve ce n'è davvero tanta; anche qui la situazione metereologica è la stessa, il termometro sembra fermo a -5°c e c'è un sole splendente che ci riscalda.

Durante il tragitto ci saremmo aspettati di vedere un numero maggiore di moto; arrivati alla reception il piazzale è vuoto ed anche il colpo d'occhio sulla valle non mi da il senso di pienone come ci si sarebbe aspettato visto la clemenza del tempo. Subito dopo l'iscrizione il gruppo si ricongiunge, Furio ci accompagna all'accampamento che si trova proprio dietro alla reception su uno dei pochi posti pianeggianti della valle ed è vicinissimo all'entrata, al venditore di legna e, soprattutto ai gabinetti!

L'unica controindicazione è che, essendo sul bordo più alto della valle c'è sempre vento che porta sopra di noi il fumo di tutti gli altri fuochi, ma dopo un po' ci si abitua.

Gen
30
2011

3° GIORNO

Nelle ore notturne la temperatura è scesa a -16°C e la mattina alla sei, quando mi sono svegliato, ho visto che tutto era coperto da uno strato di ghiaccio, tende, balle di fieno e moto, un paesaggio lunare. Anche Angelo è sveglio e per prima cosa accendiamo il fuoco e, una volta preparato e bevuto il caffè, cominciamo a caricare le nostre cose sulle Vespa per finire smontando le tende.

Per fortuna non dobbiamo caricare anche le tende, i sacchi a pelo ed i teli perché sarà Lucio a portarli a Trieste con la macchina, questo alleggerimento ci mette di buon umore, viaggiare più leggeri soprattutto su strade "sporche" è una manna.

Alle 10 del mattino, dopo aver salutato quasi tutti, alcuni stavano ancora dormendo, mettiamo in moto le Vespa e salutiamo l'Elefantentreffen. Tornati sulla strada statale seguiamo le indicazioni per Grafenau, la strada è pulita e splende il sole ma, nelle vicinanze di Philippsreut inizia la nebbia che ci accompagna fino al confine Ceco per poi sparire del tutto.

Dopo una sosta dal benzinaio continuiamo sulla strada statale 4 che percorriamo per una decina di chilometri poi svoltiamo a destra sulla 39. Qui le strade sono messe male perché non vengono pulite. Si vedono le quattro strisce di asfalto dove passano le auto, tutto il resto è una crosta di ghiaccio che nel centro della carreggiata è particolarmente alto. In alcuni tratti il passaggio delle auto non è stato sufficiente a pulire la strada così ci siamo trovati a procedere a passo d'uomo appoggiando i piedi a terra nella speranza di non cadere. Pur montando gomme adatte alla situazione, Angelo usa quelle da neve, io quelle M+S, ci rendiamo subito conto che sul ghiaccio servono a ben poco. Se da una parte siamo molto attenti a dove mettiamo le ruote, dall'altra questa strada offre degli scorci davvero bellissimi ed i paesaggi sono da favola.

Feb
01
2011

RIENTRO A CASA

Alle 10 del mattino lasciamo la città dopo aver fatto un giro nel centro ed in meno di mezz'ora entriamo in territorio austriaco dove le strade sono pulite e possiamo finalmente viaggiare più spediti.

Passata la cittadina di Horn proseguiamo fino a Krems an der Donau, una città davvero bella sulle sponde del Danubio che meriterebbe una visita meno frettolosa della nostra, ma il tempo a disposizione è quello che è e le distanze pure, così, dopo aver passato un'ora nel centro e fatto uno spuntino, ci rimettiamo in viaggio.

La temperatura si è stabilizzata nuovamente sui -5°C, il cielo rimane latteo ed il sole non riesce in nessun modo a passare attraverso lo strato di nubi. Oggi iniziamo l'avvicinamento a casa perciò dobbiamo fare più chilometri possibile. Lasciata Krems raggiungiamo Sankt Pölten e da li la strada N20 si inerpica tra i monti, uno spettacolo mozzafiato anche se dobbiamo nuovamente prestare attenzione al manto stradale che in alcuni tratti è ghiacciato. Raggiunta Mariazell inizia la lunga discesa in direzione di Bruck an der Mur, una sessantina di chilometri che percorriamo con la sensazione di guidare sulle uova perché non si riesce a capire dove c'è ghiaccio, dove l'asfalto è bagnato da acqua e sale e dove c'è il sale asciutto o la ghiaia, un vero casino.