Gen
28
2005

2° GIORNO

      Per tutto il viaggio il cielo è cambiato passando da sereno a nuvoloso ed ora, che il buio sta per arrivare mi sembra che il cielo sia completamente coperto e manchi poco perché inizi a nevicare.

     Alle sette di sera, sono nella Gasthaus del paese ad aspettare Luca e Viviana che non ho più sentito, stando ai miei calcoli loro viaggiavano con 2 ore di ritardo perciò, se io sono arrivato alle tre e mezzo loro dovrebbero essere già qui. Al cellulare non rispondono così non mi resta che aspettare.

      Alle nove di sera arrivano in albergo e sono stravolti sia dal freddo che dalla stanchezza.

14 - 27.01.2005 Golling

   

    Mi dicono che hanno dovuto fermarsi un sacco di volte perché a Viviana si stavano congelando le dita delle mani ed anche quelle dei piedi perciò non sanno se domani proseguiranno il viaggio con me o torneranno in dietro.

     Vado a dormire augurandomi che il tempo non peggiori qualunque sia la scelta che faranno.

   Alle sette mi alzo e vedo che il cielo è completamente coperto e nell’aria si sente quel caratteristico sentore di neve.  

 

    

  I ragazzi hanno optato per il ritorno a casa così, fatta colazione ci salutiamo e mi rimetto in viaggio in direzione Salisburgo che dista poco meno di quaranta chilometri.

     

19 - 28.01.2005 Thurmansbang-Solla

      Passo il centro cittadino e prendo la B156 che mi porta a Braunau am Inn sul confine con la Germania.

 

Sono le 13 quando mi fermo a comperare la balla di fieno, indispensabile per isolare fa tenda dal terreno ghiacciato, dai contadini che abitano sotto la ripida strada che porta a Solla ed all’entrata del

     Ancora pochi chilometri e la meta è raggiunta. Anche quest’anno voglio andare a sistemare la tenda nella Fossa così, fatta l’iscrizione monto la ruota con le catene e mi avventuro sulla striscia di ghiaccio e neve che porta in fondo alla valle. Nel frattempo sono arrivati anche Mario e Furio con il sidecar della Guzzi, Lucio con il sidecar Ural e Bruno da Padova con il sidecar della Java.

   Ci mettiamo subito tutti al lavoro prima che faccia buio, c’è molta neve da spalare per creare lo spazio necessario per montare il loro gazebo chiuso con tanto di stufa, un po’ meno per la mia tenda canadese.

  Quando finiamo di sistemare le nostre cose è già buio e tutta la valle è rischiarata solo dalle centinaia di fuochi accesi davanti le tende. E’ in questo momento che arrivano gli amici del Wild Bunch che si sistemano vicini a noi. Dopo aver mangiato inizia il tour del raduno un po’ per incontrare vecchie conoscenze un po’ per farne delle nuove.

   Da questo momento si perde la cognizione del tempo, non sai a che ora vai a dormire, se ci vai, tutto diventa assolutamente relativo e non quantificabile.