3° GIORNO
La sveglia viene data sia dalla luce del sole che dai petardi che i più mattinieri si divertono a far esplodere per rompere le scatole ai dormiglioni. Per poter bere un caffè bisogna riattizzare il fuoco, operazione abbastanza impegnativa vista la legna ghiacciata poi, fatta bollire l’acqua, finalmente si beve qualcosa di caldo.
Risolto questo primo problema decido di andare in paese a Solla per fare un po’ di spesa. Per percorrere i 2 chilometri che mi separano dal supermercato impiego circa 1 ora , ci sono migliaia di moto posteggiate dappertutto ed è impossibile non fermarsi a guardarle e spesso a fotografarle. Solla è una frazione di Thurmansbag, come dire quattro case ed una strada che le attraversa, il supermercato è però abbastanza rifornito sia di generi alimentari che di tutte quelle piccole cose di cartoleria che possono servire.
Il ritorno non è meno lento dell’andata; il flusso dei motociclisti che arrivano da tutte le parti non si è mai interrotto ma essere a piedi rappresenta un buon vantaggio. A metà strada incontro uno dei “Gatti” che mi dice che la mia Vespa sta perdendo benzina dallo scarico e che è meglio che vada subito a dare un’occhiata. Faccio mente locale al problema e mi rendo conto che la sera precedente l’ho posteggiata appoggiandola ad un mucchio di neve, ma non mi sono ricordato di chiudere il rubinetto della benzina così, essendo inclinata dalla parte del carburatore, la benzina ha continuato a scendere riempiendo prima il motore per poi uscire dalla marmitta. Il vero rischio è che, se non te ne accorgi, nel metterla in moto, può esplodere la marmitta o, se sei sfortunato anche il carter.
Dopo aver fatto uscire tuta la benzina lasciandola in verticale per mezz’ora, riesco a metterla in moto, ma il pieno se ne è andato e, per fortuna, trovo chi mi da un po’ di benzina per poter raggiungere il primo distributore. Già che ci sono monto anche le catene senza le quali è impensabile pensare di uscire dalla valle il giorno dopo. La giornata passa tranquillamente bighellonando tra un gruppo di motociclisti ed un altro.
La sera, come da tradizione, ci ritroviamo tutti davanti al falò per preparare un “Gran Pampel” il tipico “grog” triestino fatto con vino, rum, frutta, zucchero, burro, cannella e noce di garofano.
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