Gen
30
2011

3° GIORNO

Nelle ore notturne la temperatura è scesa a -16°C e la mattina alla sei, quando mi sono svegliato, ho visto che tutto era coperto da uno strato di ghiaccio, tende, balle di fieno e moto, un paesaggio lunare. Anche Angelo è sveglio e per prima cosa accendiamo il fuoco e, una volta preparato e bevuto il caffè, cominciamo a caricare le nostre cose sulle Vespa per finire smontando le tende.

Per fortuna non dobbiamo caricare anche le tende, i sacchi a pelo ed i teli perché sarà Lucio a portarli a Trieste con la macchina, questo alleggerimento ci mette di buon umore, viaggiare più leggeri soprattutto su strade "sporche" è una manna.

Alle 10 del mattino, dopo aver salutato quasi tutti, alcuni stavano ancora dormendo, mettiamo in moto le Vespa e salutiamo l'Elefantentreffen. Tornati sulla strada statale seguiamo le indicazioni per Grafenau, la strada è pulita e splende il sole ma, nelle vicinanze di Philippsreut inizia la nebbia che ci accompagna fino al confine Ceco per poi sparire del tutto.

Dopo una sosta dal benzinaio continuiamo sulla strada statale 4 che percorriamo per una decina di chilometri poi svoltiamo a destra sulla 39. Qui le strade sono messe male perché non vengono pulite. Si vedono le quattro strisce di asfalto dove passano le auto, tutto il resto è una crosta di ghiaccio che nel centro della carreggiata è particolarmente alto. In alcuni tratti il passaggio delle auto non è stato sufficiente a pulire la strada così ci siamo trovati a procedere a passo d'uomo appoggiando i piedi a terra nella speranza di non cadere. Pur montando gomme adatte alla situazione, Angelo usa quelle da neve, io quelle M+S, ci rendiamo subito conto che sul ghiaccio servono a ben poco. Se da una parte siamo molto attenti a dove mettiamo le ruote, dall'altra questa strada offre degli scorci davvero bellissimi ed i paesaggi sono da favola.

La nebbia ed il sole si danno repentinamente il cambio quasi giocassero a nascondino. Alle due e mezza arriviamo a Český Krumlov, il cielo ha il colore del latte mentre la temperatura è scesa e fa freddo. Dopo una veloce visita della città decidiamo di restarci per la notte anche perché, nonostante sia domenica e la stagione non è certo turistica, i negozietti degli artigiano sono aperti ed invitano a fare qualche acquisto.

Český Krumlov fa parte del patrimonio dell'Umanità gestito dall'UNESCO ed è chiusa completamente al traffico così, quando abbiamo deciso di prendere alloggio in un bellissimo alberghetto del centro storico, ricavato in una casa del XVII secolo, non abbiamo pensato che dobbiamo portare a mano i nostri bagagli dal posteggio all'albergo. Il gestore dell'albergo ci dice che dobbiamo lasciare i nostri mezzi al posteggio P2 e ci da anche una mappa dettagliata per arrivarci.

Torniamo alle Vespa e seguiamo le istruzioni che ci fanno girare attorno alla città per poi scoprire che il posteggio P2 è all'interno della birreria Eggenberg. Caricati in spalla i bagagli ci facciamo una bella camminata prima di raggiungere il tanto sospirato albergo, ma ne vale la pena, il posto è davvero bellissimo.

Sistemate le nostre cose in camera andiamo subito a fare un giro in città finché c'è ancora un po' di luce poi, alle sette, ritorniamo alla birreria perchè li c'è un bellissimo ristorante antico quanto la birreria stessa. Siamo gli unici avventori ed il gestore ci consiglia di provare la specialità del posto, per antipasto il salame servito con cipolla condita con l'aceto seguito dall'immancabile Rindgoulash il tutto bagnato da un'ottima birra.

Dopo cena, anche per digerire un po', andiamo a fare una camminata costeggiando la Vltava, il fiume che con le sue anse ha creato questa meravigliosa città, attraversiamo il ponte Lazebnicky per poi andare sul lungo fiume dove nelle acque ghiacciate si riflette sia il castello che la sua torre illuminate a giorno. Poi la stanchezza ha la meglio e tornato in albergo con negli occhi le immagini di questo posto meraviglioso mi addormento.

lunedì 31 gennaio 2011

Dopo aver fatto colazione andiamo nuovamente a fare un giro della città e, con la luce del giorno è davvero un'altra cosa. Facciamo qualche acquisto in un negozietto pieno di prodotti tipici dell'artigianato locale, le ceramiche, poi torniamo all'albergo. Ad Angelo viene l'idea di chiedere se possiamo venire fin li con in nostri mezzi per caricare le nostre cose e la ragazza della reception ci dice che non ci sono problemi ed in men che non si dica ci compila un passi per poter transitare in città; ce l'avessero detto ieri!!

Approfittiamo del permesso per fare qualche fotografie delle nostre Vespa nei punti più caratteristici, poi, caricati i bagagli ci mettiamo in nuovamente in marcia; sono le dieci del mattino e la nostra meta è České Budějovice che dista circa 30 Km da qui.

La strada è abbastanza ghiacciata e questo ci obbliga a procedere con cautela ma dopo poco più di mezz'ora siamo posteggiati nella Samsonova Kašna , la piazza principale di České Budějovice, la patria della birra Budweiser.

Passiamo un po' di tempo a gironzolare nel centro poi riprendiamo la nostra marcia.

Il termometro è fermo a -5°C ma causa il vento e la velocità la temperatura percepita è di almeno -10°C. Prendiamo la strada che passando per Trebon ci conduce a Jindřichův Hradec, una bellissima cittadina dove ci fermiamo a prendere un caffè in un negozio di ceramica, porcellane e lavori in legno. Bevendo il caffè ci guardiamo attorno ed alla fine diventa impossibile non acquistare qualche piccolo oggetto.

Telč, la nostra prossima meta, dista quaranta chilometri da qui e le strade per raggiungerla non sono certo migliorate, in compenso la temperatura si è abbassata durante questo piccolo tragitto scendendo oltre i -10°C. Arriviamo a Telč alle due del pomeriggio e, posteggiate le Vespa ci facciamo una bella passeggiata sotto i portici che circondano la lunghissima e caratteristica piazza.

Passiamo un'ora ad ammirare l'architettura delle case che formano la piazza poi, come spesso accade, il tempo è tiranno e ci rimettiamo in viaggio per raggiungere Znojmo dove abbiamo previsto di fermarci per la notte..

Durante il tragitto è ricomparsa la nebbia bassa ed intensa, questo ha ridotto di molto la visibilità mentre la temperatura ora è scesa a -10°C . A circa 40 Km da Znojmo incrociamo Achille del Vespa Club Praga che era andato nella città per lavoro, un saluto veloce, qualche ragguaglio sulla città che stiamo per raggiungere ed una di rincontrarci a Praga nel mese di Luglio.

Arriviamo alla meta con il buio ed anche con la fastidiosa presenza di un vento laterale piuttosto forte. Znojmo è una città vuota, nonostante siamo di martedì alle cinque del pomeriggio, non c'è nessuno per strada ed i negozi sono tutti chiusi. Dopo aver girato a vuoto nel centro troviamo finalmente un albergo aperto. La prima cosa che notiamo è la musica che a volume abbastanza forte avvolge il posto, canzoni boeme decisamente tristi cantate con l'accompagnamento del violino ma che creano un'atmosfera surreale.

Il gestore è bizzarro e particolare come la musica che ascoltiamo, un uomo sulla sessantina, magro con lo sguardo spento che a volte ha dei guizzi che fanno credere che ti capisca, la velocità con cui si muove è da bradipo e parla solo il suo dialetto non facendo nemmeno finta di cercare di capirci.

Nonostante questo ha tentato di fare il furbo cercando di rifilarci una doppia camera al prezzo di due singole. Per completare il tutto ha voluto essere pagato subito ed in valuta locale rifiutando tassativamente gli euro e costringendoci a cercare un bancomat per poterlo fare, in poche parole siamo incappati in uno degli ultimi figli del comunismo cecoslovacco. Mentre scarichiamo le nostre cose dalle Vespa, Angelo, parlando di lui, lo chiama Quasimodo e mai soprannome fu più azzeccato.

Il posto è decente ma sicuramente non vale i 50 euro che ci hanno chiesto! Sistemate le Vespa in un garage li vicino andiamo in cerca di un ristorante cosa facile da dire ma non altrettanto facile da realizzare. Troviamo qualche "pivovarna" dove al massimo ci fanno un panino, un paio di ristoranti sono chiusi, e solo dopo un'ora buona passata a camminare cercando un posto dove mangiare troviamo una pizzeria dove possiamo ordinare una Lubianska! Torniamo all'albergo dopo aver girato un poco nel centro che non è male anche se completamente vuoto.