Gen
29
2010

2°Giorno

    10 - 2010 - 54 Elefantentreffen Vengo svegliato alle sei del mattino dal rumore di un motore e vedo dei fari sciabolare nella notte, sono i mezzi della OAMTC che stanno pulendo la strada ed anche il piazzale antistante la nostra Gasthaus.

    La cosa mi piace e mi mette di buon umore così mi faccio un caffè e mi metto a leggere aspetto l'alba e l'ora di andare a fare colazione.

    Alle nove siamo nuovamente "on the road". Superato il Paß Lueg che per nostra fortuna non è stato chiuso, prendiamo l'autostrada che in pochissimo tempo ci porta a Salisburgo dove ci fermiamo sul ponte sulla Salzach per fare le fotografie di rito. Dobbiamo attraversare la città per prendere la strada per Braunau, ma non ho fatto cinquecento metri che mi accorgo che mancano all'appello tre persone. 

    Torniamo indietro e scopriamo che la Vespa di Damo non vuole saperne di partire. Prima cambia la candela, poi la bobina, poi il piatto accensione completo, alla fine accorcia il filo della candela e finalmente la Vespa prende in moto.

Dopo pochi chilometri la Vespa di Costa ricomincia a fare storie e siamo fermi di nuovo, non sappiamo esattamente cos'ha però in qualche modo si va avanti. Passiamo il Danubio a Passau e proseguiamo in direzione di Regensburg fino all'uscita 113 che porta direttamente a Thurmansbang, la nostra meta. La Vespa di Costa si ferma di nuovo e ci vuole più di mezz'ora per convincerla a ripartire. Sono le tre e mezza del pomeriggio quando raggiungiamo Solla. La strada d'accesso al raduno è completamente coperta dalla neve e la maggior parte dei motociclisti ha lasciato la moto sulla strada principale pur sapendo di dover fare due chilometri a piedi con i bagagli in spalla prima di arrivare all'entrata del raduno dove ci si iscrive.

Sta nevicando molto forte, ed io sono l'unico che vuole arrivare all'entrata con la Vespa perciò monto la ruota con le catene e lascio il gruppo non prima di aver stabilito dove ritrovarci. Raggiungo l'entrata non senza difficoltà poi scendo verso la "fossa" dove so di trovare altri motociclisti di Trieste. Ora il problema è quello di trovare un posto dove poter montare la tenda, non è facile ma, quando ne trovo uno devo spalare neve per un'ora prima di avere uno spiazzo sufficiente per sistemare la mia piccola tenda a igloo..

Vicino a me ci sono i soliti Ricky e Guido con cui mi fermo a chiacchierare, vengo così a sapere che a Solla hanno chiuso sia il supermercato cosa questa che ha creato non pochi problemi di approvvigionamento ai campeggiatori.

I motociclisti che arrivano al raduno solitamente non si portano tante provviste e tanto meno bibite perché sanno che possono acquistarle in loco.

Senza il supermercato tutto diventa difficile, andare al paese più vicino a fare acquisti diventa un problema sia per la distanza che per i controlli della polizia tedesca che è onnipresente.

Finito di sistemare le mie cose faccio la camminata fino alla trattoria che qualche intraprendente abitante del posto ha allestito per l'occasione nella stalla/garage di una casa proprio sulla via di accesso al raduno. La il nostro gruppo si riunisce e li vengo a sapere della cosa più grave di tutte, a Costa hanno rubato la borsa contenente i due sacchi a pelo.

I raduni dei motociclisti hanno una caratteristica, per tutta la loro durata sono zona franca, non ci arrabbia, non si fa baruffa e non si ruba, il fatto che qui si inizi a rubare fa capire che oramai non è più da considerarsi un raduno serio, evidentemente ci sono troppe presenze di persone che con questo ambiente non hnnoa nulla a che fare.

Nella stalla/garage c'è anche una orchestrina rock che suona davvero bene e crea l'atmosfera che ci si aspetta in un raduno "biker", passiamo così un paio di ore in compagnia. Fuori nevica sempre fortissimo e, quando decidiamo di tornare alle nostre tende, ci aspetta una bella e impegnativa camminata nella neve alta, una vera faticaccia.