Gen
26
2008

3° GIORNO

 21 - Elefantentreffen 2008

   Al mattino presto la tendopoli è avvolta nella nebbia, ma la mattina qui è così, poi le cose cambiano ed un timido sole riesce a passare attraverso le nuvole, almeno siamo tranquilli che non pioverà, nonostante questo, tantissimi sono quelli che stanno raccogliendo le proprie cose e si preparano per la partenza.

    Oggi è sabato e verso le 10 del mattino iniziano ad arrivare “i turisti”.

   Non mi riferisco a quelli che vengono a fare la presenza con le moto scaricate dai camion e che stanno diventando un numero sempre più cospicuo, ma a quelle persone che acquistano il bigliettino per la sola entrata al raduno, quelle persone che vengono a vedere e fotografare gli animali nello zoo, o, per meglio dire, noi.

  35 - Elefantentreffen 2008Questa nuova fonte di guadagno per gli organizzatori è nata due anni fa, in occasione del 50° anniversario quando, avendo organizzato una serie di gare nell’anello centrale della valle, hanno ben pensato di vendere i biglietti anche a chi non fa parte del raduno.

  Questa idea ha evidentemente portato lauti ed inattesi introiti ed essendosi rivelata decisamente remunerativa è stata trasformata subito in prassi consolidata.

     Così, a partire dalla mezza mattina di Sabato, hanno iniziato a girare tra di noi un sacco di persone che palesemente non hanno nulla a che fare con il mondo delle moto e dei raduni. Questi outsiders spaziano dalle famigliole con moglie in pelliccia ed un paio di bambini al seguito ai distinti signori con abiti da passeggio che guardano con malcelato senso di ribrezzo questa umanità primitiva che si siede per terra, nel fango. Il tutto viene rigorosamente fotografato non si sa se per il gusto di documentare fino a che punto la gente si adatta o per dimostrare quanto sono stati coraggiosi ad avventurarsi tra questo strana fauna umana forse anche pericolosa. 

   Con il passare delle ore, nonostante la compagnia degli amici sia sempre un bene prezioso, mi rendo conto che il raduno che conoscevo non c’è più perché ha preso il sopravvento il business.

   A conferma di questa mia impressione ci metto anche gli ambulanti sistemati nella “fossa” che nell’arco di tempo di un paio di anni hanno triplicato il prezzo dei tipici gadget del raduno.           

34 - Elefantentreffen 2008

  Nella serata andiamo a mangiare nel grande ristorante che si trova sulla strada che porta a Thurman bang, i prezzi sono onestissimi e la qualità del cibo e delle bevande è decisamente, buona. Passiamo la serata in compagnia di tantissimi chiassosi bikers.

  Mentre noi ci godiamo una buona birra, il tempo all’esterno cambia, si alza un vento tanto forte quanto inaspettato.

  Se in un primo momento non siamo allarmati, dopo un po’ iniziamo a preoccuparci per le nostre tende.

  Mentre stiamo tornando, il vento aumenta ancora d’intensità e appena arrivati alle tende abbiamo la conferma che le nostre preoccupazioni non erano infondate. Il gazebo è praticamente tutto aperto e non c’è modo di richiuderlo perciò Mario e Bruno decidono di togliere i pali di sostegno ed appoggiarlo al terreno così almeno non potrà volare mentre la mia tenda a causa delle fortissime raffiche si piega fino a terra. 40 - Elefantentreffen 2008

  Andiamo a dormire nella consapevolezza che se il tempo non migliora domani mattina sarà meglio levare le tende il prima possibile. Passo la notte tra i fischi del vento e gli schiocchi che la tela della tenda fa ad ogni raffica. L’alba mi trova sveglio e, quando esco dalla tenda, mi trovo in mezzo ad una tormenta di neve. Il vento non è calato anzi si è rafforzato e la neve sta già coprendo ogni cosa. In fretta e furia preparo i bagagli, sistemo le cose sulla Vespa ed aspetto che Furio faccia lo stesso prima di salutare tutti e partire.