Gen
28
2010

PARTENZA

01 - 2010 - 54 ElefantentreffenQuest’anno è cambiato qualcosa, non parto da solo ma assieme a cinque vespisti che mi hanno chiesto di aggregarsi visto che per loro è la prima volta che partecipano ad un raduno invernale e l’Elefantentreffen è sicuramente uno dei più ambiti d’Europa.

Partiamo da Piazza Oberdan alle sette del mattino, la gente che passa ci guarda con un misto di interesse e meraviglia perché siamo davvero un gruppetto bizzarro; le nostre Vespe sono strapiene di pacchi, borse e valigie, con manopole e termoscud dai disegni più strampalati e, per finire, un numero davvero cospicuo di ruote di scorta appese dove capita.

02 - 2010 - 54 ElefantentreffenIo ho appeso sul portapacchi una ruota con catene montate, altri hanno tolto la sacca sinistra per poter mettere una doppia ruota da neve, avvitata sopra la ruota di scorta standard.

Abbiamo deciso di prendere l’autostrada fino a Gemona per evitare l’altissimo numero di semafori che,sulla strada statale, anche il più piccolo dei paesi del Friuli ha voluto mettere non si sa se per effettiva necessità o per affermare la propria esistenza obbligando gli automobilisti a fermarsi in quel punto.

Alle otto e mezzo del mattino siamo a Gemona dove facciamo tappa per bere un buon caffè e fare anche il primo rabbocco di benzina.Non fa molto freddo, qualche grado sotto lo zero che da queste parti in gennaio è considerato a livello di tepore.

Riprendiamo la strada per Tolmezzo e Tarvisio senza intoppi ma a Pontebba , di punto in bianco , non mi funziona più l’acceleratore e devo fermarmi. Smonto i bagagli, tolgo la sacca ed anche il coperchio del carburatore e mi rendo conto che Il guasto è davvero minimo, il gancio che comanda la ghigliottina del carburatore è uscito dal suo alloggiamento non si sa bene perché ma basta rimetterlo nel suo seggio ed il problema è risolto. Raggiungiamo Tarvisio in tutta tranquillità e li facciamo il pieno di benzina ed una sosta con tanto di panino e bibita.

A mezzogiorno entriamo in Austria e raggiunta Arnoldstein ci fermiamo ad un distributore di benzina per comperare la vignetta autostradale poi ci mettiamo subito in marcia in direzione di Villacco. Arrivati a Spittal a.d.Drau lasciamo la SS 100 per prendere la SS 106 che ci porta direttamente a Mallnitz, la nostra seconda tappa.

Arriviamo alla stazione ferroviaria alle 13 e 55 giusto in tempo per vedere il treno diretto a Bad Gastein partire sotto il nostro naso; non resta che aspettare un’ora per prendere il prossimo. Inizia a nevicare prima qualche fiocco sparso poi una forte nevicata che con il passare del tempo non accenna a diminuire. Sono un po’ preoccupato perché so che dall’altro lato dei Tauri il tempo è solitamente peggiore.

         Il treno arriva puntuale alle 14 e 50 e, caricate le Vespe sul vagone, ci godiamo 20 minuti di relax e caldo nel vagone riservato per i passeggeri. Alle tre del pomeriggio siamo a Bad Gastein dove per fortuna non fa molto freddo e soprattutto non nevica più forte che a Mallnitz. Anche se il cielo latteo non promette nulla di buono.

Procediamo speditamente nonostante la strada sia coperta di fanghiglia e di neve per lunghi tratti.

Alle quattro arriviamo a Werfen dove ci fermiamo per fare qualche fotografia sotto il bellissimo castello sfruttando l’ultima luce della giornata che rapidamente si sta trasformando in quella fluorescenza che ci accompagnerà per circa un’ora prima di lasciare campo libero al buio della notte.

05 - 2010 - 54 ElefantentreffenOra nevica molto forte e dobbiamo prestare molta attenzione alla strada, procediamo lentamente ma sempre speditamente, di intoppi veri e propri non ne abbiamo ancora incontrati. Ben presto il manto stradale è tutto coperto di neve, stiamo guidando sempre più lentamente cercando di rimanere sulle tracce dei pneumatici delle automobili che ci hanno preceduti.

Poco prima di Paß Lueg mi accorgo che mancano tre vespe all’appello perciò ci fermiamo ad aspettare sul bordo della strada che oramai assomiglia ad una pista da sci.

Dopo poco vediamo in lontananza arrivare uno dei tre, Costa, che a stento riesce a tenere il mezzo in strada, quando ci raggiunge, ci dice è caduto un paio di volte negli ultimi 100 metri e che deve sostituire le gomme perché non riesce a tenere in strada la Vespa, ci dice anche che lo stesso problema lo hanno avuto gli altri due Pirmi e Samu che sono rimasti indietro e ci raggiungeranno appena possibile.

Dopo una ventina di minuti li vediamo arrivare, Pirmi sta spingendo la Vespa Samu invece sembra si diverta a fare cerchi sulla neve visto che dritto non riesce proprio ad andare. Quando ci raggiungono ci raccontano che non sanno quante volte si sono finiti a terra perchè i loro mezzi non stanno in strada e quindi anche loro devono assolutamente cambiare i pneumatici. 

Nel frattempo la Vespa di Costa non vuol saperne di ripartire, la candela fa scintilla, arriva la benzina, ma di mettersi in moto non se ne parla.

Nuovamente la situazione diventa delicata, siamo in mezzo ai boschi, al buio, una Vespa non parte e nevica da paura.

Molti automobilisti di passaggio si sono fermati chiedendo se potevano aiutarci, ma nella convinzione che il problema si sarebbe facilmente risolto li abbiamo ringraziati declinando l’offerta. Uno di questi ci ha detto che, se abbiamo bisogno, c’è una Gasthaus aperta con camere libere prima dell’imbocco del passo, a poche centinaia di metri da dove ci troviamo. 07 - 2010 - 54 Elefantentreffen

Alle sei e mezza, visto che la Vespa non parte, Costa decide di spingerla fino alla Gasthaus, in due andiamo in avanscoperta mentre gli altri tre restano a fare luce e scudo a quello che la Vespa deve spingerla.

Arrivati scopriamo che quel signore che ci ha dato l’informazione lavora proprio nella Gasthaus ed appena arrivati ci indica una tettoia sotto la quale possiamo sistemare al riparo i nostri mezzi. Anche il solo raggiungere la tettoia è difficile, il piazzale che dobbiamo attraversare è coperto da uno strato di neve di almeno quindici centimetri. Appena posteggiate le Vespe arriva una pattuglia della polizia, ci stavano cercando perché qualcuno delle auto di passaggio aveva segnalato la nostra presenza e le nostre difficoltà. 

Tranquillizzati dal fatto che ci hanno trovati non in strada ma alloggiati alla Gasthaus ci hanno chiesto dove stiamo andando e se abbiamo bisogno di aiuto. Saputo che la nostra meta è l’Elefantentreffen in Germania ci hanno guardati sgranando gli occhi poi, sempre in modo estremamente cordiale, ci hanno detto che se abbiamo problemi con le Vespe c’è in zona un centro di assistenza per scooter e, dopo averci fatto gli auguri, se ne sono andati.

Nella locanda ci hanno dato un appartamento per otto persone veramente carino dove scarichiamo subito i bagagli per poi andare a mangiare qualcosa. Quando ci sediamo a tavola sono le nove di sera ma ci sembra mezzanotte tanto siamo stanchi.

Prima di andare a dormire Damo, Pirmi, Samu e Sandro vanno a montare le ruote da neve mentre Costa cerca di mettere in moto la Vespa. Io sono l’unico che non ha nulla da fare perciò me ne vado a letto con l’intenzione di leggere un po’; pia illusione la mia, appena tocco il letto mi addormento!.

Alle 10 e mezza li sento rientrare, sono contenti perché hanno risolto il problema della Vespa di Costa ed anche sostituito i pneumatici con quelli da neve. Tutto è bene quel che finisce bene e domani è un altro giorno.