Gen
31
2012

RIENTRO A CASA

Alle cinque del pomeriggio siamo appena a Rasun Anterselva e, trovato un albergo lungo la strada decidiamo che è meglio fermarci, al buio e con – 10°C non è il caso di continuare.           L’hotel è gestito da una coppia di giovani che quando ci hanno visto entrare che hanno subito chiesto:” Da dove venite? Dall’Elefantentreffen, vero?”

            Abbiamo passato una serata davvero bellissima degustando specialità italiane, altoatesine e spagnole, dal paese d’origine del gestore, poi, stanchissimi, siamo andati a dormire. La mattina facciamo la prima colazione a buffet assistiti e viziati da due arzille suocere incaricate di trattarci bene, poi, caricate le nostre cose sulla Vespa ci rimettiamo in marcia.

            

La temperatura si mantiene sempre a -10°C ma tra le nubi si intravedono anche tratti di cielo azzurro. Entrati in territorio austriaco ci ritroviamo il problema del vento e della neve portata sulla carreggiata ma per fortuna non in modo così accentuato come ieri.           Procediamo per la strada statale n° 100 fino a Lienz poi, arrivati a Oberdrauburg ci fermiamo per decidere se ci conviene fare la strada Spittal a.d.Drau, Tarvisio, Tolmezzo che è tutta pianeggiante oppure prendere il Passo di Monte Croce Carnico (Plöckenpaβ), Paluzza,Tolmezzo di ben 50 Km più breve.

            Con qualche perplessità decidiamo di affondare il passo e, presa la strada per Kötschach-Mauthen iniziamo la salita. Durante il tragitto inizia anche a nevicare ma in modo lieve. Raggiungiamo il passo senza alcun problema, la temperatura è vicina ai -15°C ma salirà rapidamente e quando ci fermiamo per bere un caffè a Timau è tornata nuovamente ai -5°C.

            Da questo momento il ritorno a casa è facile non fosse per il vento contrario che fino a Udine è stato solamente fastidioso ma da li in poi ci ha dato del bel filo da torcere. A Trieste ci aspettava la Bora, tanta Bora con raffiche davvero forti ma ormai siamo a casa e tutto diventa facile. A pensarci bene, il tratto di strada in cui abbiamo sofferto di più per il freddo è stato proprio quest’ultimo ma siamo felici del viaggio fatto e del nostro Elefantentreffen.