Gen
29
2012

3° GIORNO

            Passiamo così anche la giornata del sabato, poi arriva la domenica mattina e si fanno i bagagli. Mentre il gruppo del Vespa Club Trieste torna direttamente a casa, Rudi ed io continuiamo il nostro tour rimanendo in Germania perché vogliamo andare a Füssen a vedere i castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau, i castelli del principe Ludwig che Walt Disney ha reso famosi con i suoi cartoni animati.

            Alle dieci del mattino siamo in viaggio e lasciato Solla ci dirigiamo verso la città di Deggendorf che ci fermiamo a visitare. Le strade sono buone ed il tempo per fortuna regge anche se il cielo è completamente coperto. Nel pomeriggio, superata la città di Monaco di Baviera facciamo una sosta a Bad Tölz per poi proseguire in direzione di Garmish-Partenkirchen. Per tutto il viaggio la temperatura si è mantenuta a -8°C ma ora sta facendo buio e sta rapidamente scendendo. Ci fermiamo ad una ventina di chilometri da Garmish-Partenkirchen in una gasthaus lungo la strada, il posto è bello e confortevole ed una doccia calda è forse la cosa che desideriamo di più dopo i due giorni di campeggio!

            Andiamo a cenare in un caratteristico ristorante li vicino dove lavora un cameriere italiano che ci dice che la strada più breve per i castelli di Ludwig passa li vicino e, prenderla, vuol dire risparmiare almeno una trentina di chilometri.

            La mattina, appena sveglio guardo fuori della finestra nella speranza che il tempo non abbia peggiorato durante la notte. Il cielo è nuvoloso ma non ci sono precipitazioni in corso, la temperatura è di circa -10 e quando ci mettiamo in marcia anche il navigatore satellitare ci indica la strada consigliataci ieri dal cameriere. Percorsi un paio di chilometri la strada diventa più stretta poi si riduce ad una sola carreggiata tutta coperta di neve.         Procediamo sempre più lentamente e più andiamo avanti più la strada peggiora, dopo un paio di chilometri è diventata una pista da bob e ci fermiamo perplessi sul da farsi. Fermiamo una automobile che arriva in senso opposto e chiediamo per quanto ancora continua in queste condizioni, l’autista, più sorpreso dai nostri mezzi che dalla domanda, ci dice che continua così fino a Fussen, per quaranta chilometri. Lo ringraziamo e senza pensarci su un minuto giriamo le Vespe e torniamo sui nostri passi fino a ritornare sulla strada statale bella pulita e facciamo di buon grado quei chilometri in più che volevamo risparmiare.

            Alle 11 siamo a Füssen e dopo mezz’ora arriviamo finalmente a destinazione ma con nostra sorpresa dei due castelli se ne vede solo uno, quello di Hohenschwangau con la sua livrea gialla perché quello di Neuschwanstein è completamente “imballato” per ristrutturazioni e si riesce a stento ad immaginarne la forma. Non importa, la meta è raggiunta e siamo felici di questo risultato.

            Di turisti ce ne sono davvero pochissimi, qualche corriera di cinesi e noi due che ai loro occhi dobbiamo sembrare marziani. Rimaniamo per un’ora a gironzolare tra le caratteristiche costruzioni del posto, acquistiamo qualche souvenir negli unici due negozietti aperti poi riprendiamo la strada per Füssen e da li proseguiamo alla volta di Innsbruck.

            Entrati in territorio austriaco prendiamo l’autostrada che rapidamente ci porta nella capitale del Tirolo. Dobbiamo ancora decidere che strada fare per il ritorno, il tempo regge, il freddo non è eccessivo ma i chilometri da fare sono tanti ed è bene valutare con attenzione dove fare le soste e dove fermarci a pernottare.

            Decidiamo di prendere l’autostrada del Brennero e, arrivati in territorio italiano, proseguire fino a Bressanone da li imboccare la statale per San Candido da dove possiamo nuovamente entrare in territorio austriaco. Sembra un percorso tortuoso ma piano, in relatà è l’unico che ci permette di evitare di dover superare i passi delle Dolomiti.

            Le strade sono in buone condizioni ma siamo costretti a procedere molto lentamente perché il vento fortissimo porta continuamente neve sulla carreggiata.