Gen
27
2012

2° GIORNO

      All’alba sto guardando fuori dalla finestra e mi sembra di essere un indovino più che un osservatore, il cielo è dello stesso colore latteo del paesaggio innevato e la debole luminescenza non permette di capire se il cielo è coperto oppure no, non resta che aspettare un po’ per capire come stanno le cose. Nel frattempo mi vesto ed esco per vedere come stanno i nostri mezzi.

           

Nel grande posteggio al centro di un paesaggio polare ci sono solo le nostre Vespe completamente coperte di ghiaccio, la temperatura durante la notte è scesa sotto i 20 gradi. Inserisco le chiavi e do il contatto, tiro il pomello dello starter e, dopo alcune pedalate lente, giusto per muovere il pistone all’interno del cilindro, ne do una rapida e con forza. Il motore borbotta per una breve frazione di tempo poi inizia a girare leggermente accelerato dallo starter e, una volta tolto, lo sento mantenere la lenta cadenza del minimo. Nel frattempo arrivano anche Rudi e Luigi che mettono in moto i loro mezzi senza alcun problema; ora possiamo finalmente andare a fare la prima colazione!

Alle otto e mezzo siamo pronti per partire, il termometro segna -15 °C , il cielo è coperto ma qualche raggio di sole riesce a squarciare le nubi e questo è un buon segnale. Dopo un’ora raggiungiamo la città di Wels e da li procediamo per Scharding poi, entrati in territorio tedesco, prendiamo l’autostrada ed in mezz’ora raggiungiamo Solla e l’entrata del raduno.

            Quest’anno in molti hanno anticipato l’arrivo al raduno sistemando le tende il mercoledì ed il giovedì con due giorni di anticipo, perciò troviamo a fatica un posto dove sistemarci nonostante i primi arrivati abbiano sistemato le loro moto in modo da delimitare alcuni spazi per gli ultimi arrivati.

            Sistemiamo come possiamo le nostre tende poi, finalmente ci sediamo attorno al fuoco in compagnia dei nostri amici del gruppo del Vespa Club Trieste e Gatti Randagi di cui faccio parte. Dopo esserci un po’ rifocillati andiamo a fare una camminata per vedere se incontriamo persone che conosciamo e per vedere i mezzi che sono arrivati fin qui, spesso davvero bizzarri, per citarne due una moto a tre ruote motrici ed un’altra su cui è stato montato un motore da Maggiolino VW.

            La presenza italiana a questo raduno è particolarmente numerosa, il secondo gruppo dopo i tedeschi ma arrivano motociclisti da tutte le parti d’Europa, quest’anno ho visto anche uno moto targata Mongolia ma dubito sia arrivata via terra!

            Durante la notte la temperatura scende a -15 ma è difficile rendersene conto perché l’atmosfera è davvero unica, magica. Per descriverla basti pensare che siamo seduti attorno al falò con un continuo viavai di persone che si fermano a chiacchierare, conosci nuovi amici, c’è sempre qualcosa da mangiare cotto sulla griglia e non manca qualche buona birra, difficile pensare a qualcosa di meglio.